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Black Caviar torna a casa: i motivi di una prestazione sottotono, il dolore ai muscoli, i progetti futuri. Tornerà a correre...forse

Torniamo per un attimo su Black Caviar (Bel Esprit) e quella che è stata l'esibizione nelle Diamond Jubilee Stakes G1 (dove ha ottenuto la 22° vittoria da imbattuta, ricordiamolo, a sei anni e con il cambio di emisfero) che ha scatenato un putiferio (inutile) sul web e sul dualismo creato ad hoc con Frankel. Signori, la vera Black Caviar non è certamente quella vista in Inghilterra ed un ulteriore conferma è arrivata nel "day after", domenica mattina, quando la campionessa è stata visitata con calma e a freddo le è stato riscontrato una sorta di strappo muscolare sulla schiena che le procurava parecchio dolore.
Potrebbe essere questa una delle ragioni della performance sottotono (comunque vittoriosa) di sabato pomeriggio ad Ascot, dove la femmina nonappena ha potuto ha mollato la presa finendo più lenta del solito quando Luke Nolen ha abbassato le mani. Certo, lui resta un folle che ha rischiato tanto, ma anche Black Caviar aveva i suoi buoni motivi. Neil Werrett, uno dei co-proprietari ha spiegato che è stata visitata da un chiropratico e da un veterinario, per capire l'entita del danno, entrambi hanno accertato che c'è stato un problema ai tessuti molli e dunque un problema muscolare patito per la femmina, comunque eroina dei due mondi. Peter Moody se l'è già riportata a casa, ieri mattina Black Caviar ha lasciato le scuderie di Abington Place Stables a Newmarket da Jane Chapple Hyam che l'hanno ospitata, è entrata in quarantena e farà ritorno a casa. Sulle prime era stato ipotizzato un ritiro in razza, ma poi i suoi uomini ci hanno ripensato: "Ci dispiace che l'Inghilterra non abbia visto la migliore Black Caviar, ma allo stesso tempo siamo soddisfatti di quello che è riuscito a compiere visti i problemi emersi. E' una campionessa, e tale rimarrà per sempre. E ci dispiace anche per Luke che la conosce bene ed ha rischiato tanto, ma non sapeva del suo dolore e pensava di vincere più comodamente. Ma tutto è bene quel che finisce bene. Se ci ritireremo? Non lo sappiamo ancora, ma se lo faremo, non sarebbe una stupida idea. Ha ottenuto 22 vittorie, è imbattuta, ha vinto ad Ascot, abbiamo incontrato la Regina Elisabetta II che le ha dato una pacca sul collo...se fosse questa la fine, sarebbe il fine carriera più bello possibile per un cavallo da corsa". Peter Moody è rimasto invece sulla possibilità che torni a correre: "Dovremo valutare bene il danno muscolare, le daremo lo stop che le serve e tutte le cure necessarie e che merita. Io penso che possa tornare a correre, anzi dirò di più, spero di riaverla in tempo per "the Spring Carnival" dove il Patinack Farm Classic G1, la corsa che ha vinto negli ultimi due anni, potrebbe essere un primo obiettivo". Signori, la Regina c'è e vuole la 23°. 
Tra l'altro, tra gli imbattuti di tutti i tempi attualmente Black Caviar sarebbe seconda (se finisse la carriera così) solo dietro all'irragiungibile Kincsem (Cambuscan) che ha chiuso con 54 da imbattuto..ma tra il 1877 ed il 1878. La serie più lunga di sempre di vittorie consecutive è di 56 ed appartiene a Camarero (Thirteen) tra il 1953 ed il 1955, che in generale vinse 73 corse. Ma il cavallo più vincente della storia (in termini di numeri) è stato Kingston (Spendthrift) che nelle 138 disputate ne ha vinte ben 89 di cui 30 a livello di stakes tra il 1888 ed il 1891.
Di lato, una serie di foto di Black Caviar tratte dall'album di Jane Chapple Hyam e libere da diritti che riproducono Black Caviar nella sua esperienza a Newmarket, con qualche immagine curiosa come quella con la Capra Billy compagno di avventure in Australia, oppure mentre bruca l'erba con l'altra Australiana Ortensia, quando ha incontrato la Regina d'Inghilterra (2 Queens) e quando si è avviata verso il van che la riporterà verso casa.

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