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Il Castello di Raffaele Biondi. Vince anche il Criterium Partenopeo, Napoli ai suoi piedi (da Per Sport di Martedì 24 Luglio)

Il Castello ha respinto un altro assedio, con le sue belle fortificazioni fatte di terrapieni, torrioni e fossati adacquati. E Raffaele Biondi, monarca di Napoli e incoronato di nuovo Re di Agnano, ha imposto la sua legge nel Criterium di Napoli. 20 anni di Criterium, 7 partenti sellati, 4 criterium vinti (Cielo Stellato, Ancus Martius, Collesano, Castello Aragonese) ed in uno è andato a tanto così dalla vittoria (Palazzo Reale), significa qualcosa in più del 50% per quello che potrebbe essere una delle sue corse più rappresentative, nella sua Napoli in una annata che non dimenticherà tanto facilmente, e dove sinora ha vinto tre Listed, tutte e tre con cavalli di sua proprietà, pescati da lui stesso, senza dimenticare l’ingaggio della Incolinx. Un’annata da ricordare, e siamo solo a metà. Castello Aragonese (Authorized) ha vinto e convinto, da cavallo di mezzi ma ancora non totalmente espressi e se vogliamo, il nemico, rappresentato da Freetown (Speightstown), si è presentato all’attacco senza troppe armi pesanti tanto che per il Castello è stato quasi un gioco da ragazzi portarla a casa, contro avversari che non lo valgono. È stata una Listed facile? Si, perché in fondo Castello Aragonese è un cavallo onesto che ha già vinto il De Montel (test comunque indicativo) in una tattica che non sembra propriamente quella di un cavallo di avanguardia, ma quella di un cavallo che non ne ha abbastanza buoni che reggano il suo passo all’inizio, e se ha un battistrada è meglio. Stavolta gliel’ha servita su un piatto d’argento Rock Of Malta, che in avanti ha dato un ritmo decente alla corsa e a Castello Aragonese tutto questo è andato a genio, con Pier Convertino che si è messo proprio in schiena al leader, e come se fosse il suo battistrada dichiarato in partenza lo ha sollevato ai 600 e se n’è andato per proprio conto, accumulando lunghezze, proprio mentre Freetown dalla coda del gruppo era intento a districarsi dalla matassa di quelli che erano bolliti, compreso un deludente Freetrack (Iffraaj). Quando se n’è liberato, si è lanciato alla rincorsa del castello, ma quest’ultimo aveva già tirato su il ponte levatoio…e lasciato l’olio bollente per nemici che più avanti, diventeranno ancora più cattivi ed armati fino al collo. Il figlio di Authorized (Montjeu) ha fatto passerella in 1m 30,80 fermando..tempo normale, da cavallo che tra l’altro sembra abbia ancora limiti caratteriali, ma nel senso positivo, dunque margini da limare. L’idea è che se Freetown fosse stato più sotto, avrebbe potuto impensierire il vincitore..ma Castello da comunque l’idea di essere un cavallo tenace. Discorsi accademici, è andata così. Primo e secondo quelli che davano chili, cioè i più buoni della compagnia..indicativo certamente dello standard del Criterium Partenopeo. Terzo per poco non resiste Rock Of Malta (Rock Of Gibraltar), arreso poi 4° dal passone di Demeteor (Mujahid) che alla fine è riuscito a prenderlo ma ci ha messo una vita. Deludente Freetrack, è vero che stavolta non è andato in scampagnata con il cestino come nelle precedenti, ma il cavallo non ha dato un minimo di prestazione. Troppo spento per esser vero, merita una controprova..e a guardare l’esito, doveva essere almeno la terza forza del campo. Visto così sembra un Criterium deludente: tutt’altro, semmai è tutta la generazione dei due anni non sembra eccezionale, per ora. Non vogliamo giudicare presto, stimiamo Castello Aragonese e non vediamo l’ora che sia di nuovo autunno per ulteriori conferme.

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