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Ippica nella bufera. Niente 35 Milioni promessi, neanche BNL farà più credito all'ASSI soppresso, a rischio i premi da Giugno. Le dichiarazioni di Catania: "Non ho io la cassa.."

Convocate nel tardo pomeriggio di oggi le categorie dal Segretario Generale Ruffo della Scaletta presso l’Assi, sono cominciate ad emergere le prime indiscrezioni dall’interno dello stesso palazzo, e non sono buone notizie. A quanto sembra, a seguito della cancellazione dell’Assi ad ente di Riferimento, la Banca Nazionale del Lavoro non sembra possa dare più credito all’ippica perché priva proprio dell’interlocutore principale, dunque prende sempre più piede l’ipotesi che non saranno garantiti i premi vinti al traguardo, da Giugno in poi.
L’unica garanzia di corresponsione di danaro sarà rappresentata dalla percentuale di gioco spettante all’ippica (dunque bassa, siamo già a -32% rispetto all’anno scorso), sull’intero movimento realizzato da quel momento in poi. In parole semplici: a districare la matassa dovranno adesso pensare i Ministeri, per convincere la BNL (che ha sede in Francia, dunque dovranno eventualmente sottoporre una richiesta verso un altro Stato) a concedere altro credito nei confronti dell’ippica italiana, oppure sperare di realizzare dei movimenti stratosferici (soluzione impossibile).
Non resta che attendere ulteriori comunicazioni.
In più, ad aggravare la situazione, sembra che dallo stato non arriveranno più i 35 milioni di Euro promessi dallo stesso Catania il 29 Febbraio con le seguenti parole che ricorderete…: “Con un Decreto Fiscale, vengono messi a disposizione del settore 35 milioni, una prima modesta risposta alle esigenze del settore, un intervento tampone” aggiunse Catania, che poi disse…“Avrei sperato ci fosse ben altro in questo dl, in termini di operazione complessiva di rilancio, occorre rimuovere le cause storiche della crisi. Ma non è stato possibile arrivare a una soluzione più ampia, anche perché il ministero dell’Economia non ha ancora maturato una soluzione sulla questione”. L'intervista completa la trovate qui: http://cavallomagazine.quotidiano.net/cavallomagazine/2012/02/29/674640-catania_milioni_ippica.shtml 
Ebbene, sembra che questi soldi non arriveranno più dunque l’ippica sprofonda in una crisi ancora più nera. Il Ministro delle Politiche agricole Mario Catania ha parlato anche nel primo pomeriggio, rilasciando le seguenti dichiarazioni: La crisi dell'ippica è "una situazione che ha una gestazione pluriaennale in cui sono l'ultimo arrivato sul tema, l'ippica è in crisi non da ieri ma è una crisi profonda che si snoda nell'arco degli anni, come si vede dall'andamento delle scommesse". Lo ha detto, nel corso di un'audizione alla Camera, dicendosi "disponibilissimo a lavorare con voi e a cercare tutte le soluzioni possibili. Tuttavia non sono il ministro che tiene la cassa, posso farmi relatore presso il Ministero dell'Economia ma non ho le disponibilità finanziarie dirette adatte a risolvere certi tipi di problemi".
Nel corso dell'audizione ha parlato dei vari temi, ed anche della soppressione dell'Assi stessa e della necessità della comunione di interni: "Arrivare a una posizione comune" per risolvere la crisi dell'ippica "è reso più difficile dalla forte disomogeneità di posizioni che si manifestano all'interno delle categorie interessate, dove non c'è una visione comune di dove bisognerebbe andare e di che tipo di riforma bisognerebbe fare. Su questo tema è necessario un approfondimento ulteriore, che deve essere rapido altrimenti difficilmente nel corso della legislatura riusciremo a maturare una svolta; in assenza di una svolta la soppressione di ASSI non potrerà benefici risolutivi rispetto alla crisi del settore e il quadro tenderà a rimanere abbastanza pessimistico". Lo ha detto, nel corso di un'audizione alla Camera, il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania. Sulla soppressione di ASSI, Catania ha affermato che "era maturata da tempo una valutazione non positiva dell'operatività di questo ente, e quindi abbiamo fatto un'operazione che rispecchia quello che era l'intendimento comune, e che si inquadra nell'ambito della politica di attenzione alla spesa pubblica che deve caratterizzare l'operato del nostro Paese". L'operazione, ha proseguito Catania, "sarà declinata più nel dettaglio con i decreti che verranno adottati di concerto dai due Ministeri (Politiche agricole ed Economia) per ripartire le competenze di ASSI in modo razionale. Di per sè la soppressione non è che un elemento molto parziale rispetto al tema più complessivo della crisi del comparto, che perdura e che nell'arco degli ultimi sei mesi non ha dato nessun segno di inversione. E' necessaria una riflessione collettiva di Governo e Parlamento sugli indirizzi da dare a questo settore"
SEGUIRANNO APPROFONDIMENTI

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