Incredibile a Doncaster! Camelot (Montjeu) non è riuscito a sfatare l'incantesimo della Triple Crown inglese e di vincere il St Leger G1, arrivando solo al secondo posto dietro ad Encke (Kingmambo) ma davanti a Michelangelo (Galileo). Il portacolori Coolmore, montato in modo eccessivamente confidente da Joseph O'Brien, si è fatto anticipare in retta d'arrivo da Mickael Barzalona e non è mai riuscito nell'aggancio.
Troppa confidenza ed eccesso di sicurezza che ha portato una sconfitta che avrà l'eco incredibile per come è giunta. Joseph O'Brien si è fatto intrappolare all'interno e non ha trovato da correre se non gli ultimi duecento metri finali, dove Camelot ha prodotto un cambio di marcia ma non così proficuo da andare a prendere il Godolphin lanciato da Mickael Barzalona in una lunghissima progressione. Il giovane O'Brien è sembrato voler giocare con le coronarie dei Boss, gestendo il suo con freddezza si, ma spostando solo dopo aver saltato il posteriore dello stesso Encke che nel frattempo stava anticipando: Solo a quel punto il figlio di Padre Aidan avrebbe dovuto lanciare l'assalto al blue, invece Joe ha temporeggiato forse credendo di avere meno "turn of foot" dopo 2920 metri, ma quella manciata di secondi di attesa è stata fatale, ha perso un paio di battute lui e Encke non è mai calato, rendendo così l'inseguimento vano. Guarda la retta finale cliccando su questo LINK HOMEMADE mentre il video completo del St Leger di Doncaster trovi cliccando QUI.
Stupore, incredulità e tanta rabbia da parte di chi lo ha appoggiato pesantemente. Tutt'altro che arrabbiati i bookmaker che stasera festeggeranno a ostriche e champagne... Davvero un brutto colpo per il team irlandese e volti attoniti al rientro quando il giovane fantino irlandese ha provato a dare delle spiegazioni che saranno sempre ingiustificate per una corsa che doveva essere vinta, a cui tenevano tantissimo John Magnier, Michael Tabor e Derrick Smith e che non tornerà mai come occasione, per quello che inseguivano da tempo...il mito di Nijinsky (Northern Dancer) che vinse la triple crown inglese nel 1970.
Ma onore al vincitore e al team Godolphin che ottiene la 6° vittoria nella storia della Classica più antica. Bravo Mickael Barzalona per Mahmood Al Zarooni, che ha lasciato a due lunghezze dalla storia Camelot, dimostrando di essere un fantino comunque dotato dell'innato talento del senso del traguardo. Ancora qualcosa da limare per ciò che concerne i comportamenti, basti pensare che dopo poco il traguardo per poco non cade. Peccati veniali di gioventù, comunque. Come detto Michelangelo terzo ed Ursa Major quarto.
Encke è un tre anni progressivo, prodotto di Kingmambo (Mr Prospector) e della campionessa Shawanda (Sinndar), allevato in Kentucky dal Darley che acquistò la mamma privatamente dall'Aga Khan. Con questa affermazione sono tre le vittorie in carriera con due secondi posti ed un terzo in 6 corse disputate.
Camelot si aggiunge così tristemente, nel senso sportivo, ai 9 cavalli che hanno vinto le prime due prove della Triple inglese, ma che hanno perso il St Leger.
Poco dopo ci ha pensato Aidan O'Brien a parlare con la stampa: L'allenatore irlandese ha addebitato alla scarsa andatura la sconfitta, spiegando che la colpa è tutta sua per non aver messo un bilancino e rendere la corsa vera, sottolineando come Camelot non abbia fornito lo stesso finale delle 2000 Ghinee e del Derby. Ecco le sue parole: "He ran a great race but just got beat. It's disappointing for everybody but that's the way it is. That's racing. We expected him to win and if I thought they were going to go that steady I would have had a pacemaker in or two pacemakers. But that's my fault. I was sure they were going to go a pace, but that's the way it was."
Per la cronaca, Joseph O'Brien è stato descritto come troppo sconvolto per parlare con la stampa. L'analisi del Racing Post sul St Leger cliccando QUI
UPDATE del 16 Settembre: A mentre fredda possiamo tranquillamente affermare che il giudizio sulla monta di Joseph O'Brien risente dell'esito finale della corsa e quello che a prima vista è sembrato un errore tutto suo. Ma non ce la sentiamo di gettare la croce sul fantino, anche se ha sbagliato nel frangente topico. Di fatto il giovane ha montato come avrebbe dovuto montare un vincitore di 2000 Ghinee e Derby in quella maniera, favorito a 2/5, aspettandosi uno scatto fulmineo che invece non c'è stato. Alla resa dei conti, il cavallo Camelot non ha dato la stessa dimensione del solito, e anche se avesse vinto anche solo per una testa, sebbene tutti avremmo dimenticato perchè la gloria per la Triple Crown sarebbe stata enorme, non sarebbe rimasta una bella figura in generale di un cavallo che, quando chiamato, non ha risposto immediatamente alle sollecitazioni del suo jockey. Camelot non ha dato la sua prestazione, ed Encke ha anticipato quel che bastava, forse inconsapevolmente, per vincere. Il fatto che non ci siano stati bilancini lascia presagire che lo stesso O'Brien aveva paura di una corta troppo tirata per un cavallo che non è certamente Nijinsky, ma semplicemente il migliore di una generazione che non ricorderemo ai posteri. Rivedremo Camelot? Forse nell'Arc, forse nelle Champion o forse mai più. In realtà la sensazione, frutto assolutamente di dietrologia applicata, è che tutto non quadrasse si è visto anche in corsa, quando ai 300 quando è chiamato, mette la testa da una parte, come se avvertisse qualcosa, e ritarda l'aggancio con il suo dirimpettaio. Forse Joseph, avvertendo questo particolare, ha risparmiato fin troppo il suo credendo di non avere troppo in mano. Forse forse forse, tutti discorsi post gara ma che in fondo scagionano la monta di Joseph O'Brien, che si sarà sentito certamente crollare il mondo addosso.
Il resto del convegno, in attesa del Curragh e delle National, è stato chiaramente marchiato da Richard Hannon e festival dei favoriti battuti. Nelle Champagne Stakes G2 per puledri Dundonnell (First Defence) ha perso nel testa a testa con Toronado (High Chaparral), i due sono stati anche "Mondoturf rising Star" per chi ci segue. Toronado, molto stimato da Richard Hannon, potrebbe ora correre il Jean Luc Lagardere G1 a Longchamp, oppure il Racing Post Trophy G1 a Doncaster.
Nelle Park Stakes G3 sui 1400 metri Libranno (Librettist) e non Strong Suit (Rahy) ad emergere per l'allenatore inglese, con in sella Kieren Fallon. In lotta, ha battuto Pastoral Player (Pastoral Pursuits). In Irlanda nelle Reinassance Stakes G3 Starspangledbanner (Choisir) per poco non torna alla vittoria, solo secondo battuto da Maarek (Pivotal) di mezza lunghezza.
SEGUIRANNO APPROFONDIMENTI
Troppa confidenza ed eccesso di sicurezza che ha portato una sconfitta che avrà l'eco incredibile per come è giunta. Joseph O'Brien si è fatto intrappolare all'interno e non ha trovato da correre se non gli ultimi duecento metri finali, dove Camelot ha prodotto un cambio di marcia ma non così proficuo da andare a prendere il Godolphin lanciato da Mickael Barzalona in una lunghissima progressione. Il giovane O'Brien è sembrato voler giocare con le coronarie dei Boss, gestendo il suo con freddezza si, ma spostando solo dopo aver saltato il posteriore dello stesso Encke che nel frattempo stava anticipando: Solo a quel punto il figlio di Padre Aidan avrebbe dovuto lanciare l'assalto al blue, invece Joe ha temporeggiato forse credendo di avere meno "turn of foot" dopo 2920 metri, ma quella manciata di secondi di attesa è stata fatale, ha perso un paio di battute lui e Encke non è mai calato, rendendo così l'inseguimento vano. Guarda la retta finale cliccando su questo LINK HOMEMADE mentre il video completo del St Leger di Doncaster trovi cliccando QUI.
Stupore, incredulità e tanta rabbia da parte di chi lo ha appoggiato pesantemente. Tutt'altro che arrabbiati i bookmaker che stasera festeggeranno a ostriche e champagne... Davvero un brutto colpo per il team irlandese e volti attoniti al rientro quando il giovane fantino irlandese ha provato a dare delle spiegazioni che saranno sempre ingiustificate per una corsa che doveva essere vinta, a cui tenevano tantissimo John Magnier, Michael Tabor e Derrick Smith e che non tornerà mai come occasione, per quello che inseguivano da tempo...il mito di Nijinsky (Northern Dancer) che vinse la triple crown inglese nel 1970.
Ma onore al vincitore e al team Godolphin che ottiene la 6° vittoria nella storia della Classica più antica. Bravo Mickael Barzalona per Mahmood Al Zarooni, che ha lasciato a due lunghezze dalla storia Camelot, dimostrando di essere un fantino comunque dotato dell'innato talento del senso del traguardo. Ancora qualcosa da limare per ciò che concerne i comportamenti, basti pensare che dopo poco il traguardo per poco non cade. Peccati veniali di gioventù, comunque. Come detto Michelangelo terzo ed Ursa Major quarto.
Encke è un tre anni progressivo, prodotto di Kingmambo (Mr Prospector) e della campionessa Shawanda (Sinndar), allevato in Kentucky dal Darley che acquistò la mamma privatamente dall'Aga Khan. Con questa affermazione sono tre le vittorie in carriera con due secondi posti ed un terzo in 6 corse disputate.
Camelot si aggiunge così tristemente, nel senso sportivo, ai 9 cavalli che hanno vinto le prime due prove della Triple inglese, ma che hanno perso il St Leger.
Poco dopo ci ha pensato Aidan O'Brien a parlare con la stampa: L'allenatore irlandese ha addebitato alla scarsa andatura la sconfitta, spiegando che la colpa è tutta sua per non aver messo un bilancino e rendere la corsa vera, sottolineando come Camelot non abbia fornito lo stesso finale delle 2000 Ghinee e del Derby. Ecco le sue parole: "He ran a great race but just got beat. It's disappointing for everybody but that's the way it is. That's racing. We expected him to win and if I thought they were going to go that steady I would have had a pacemaker in or two pacemakers. But that's my fault. I was sure they were going to go a pace, but that's the way it was."
Per la cronaca, Joseph O'Brien è stato descritto come troppo sconvolto per parlare con la stampa. L'analisi del Racing Post sul St Leger cliccando QUI
UPDATE del 16 Settembre: A mentre fredda possiamo tranquillamente affermare che il giudizio sulla monta di Joseph O'Brien risente dell'esito finale della corsa e quello che a prima vista è sembrato un errore tutto suo. Ma non ce la sentiamo di gettare la croce sul fantino, anche se ha sbagliato nel frangente topico. Di fatto il giovane ha montato come avrebbe dovuto montare un vincitore di 2000 Ghinee e Derby in quella maniera, favorito a 2/5, aspettandosi uno scatto fulmineo che invece non c'è stato. Alla resa dei conti, il cavallo Camelot non ha dato la stessa dimensione del solito, e anche se avesse vinto anche solo per una testa, sebbene tutti avremmo dimenticato perchè la gloria per la Triple Crown sarebbe stata enorme, non sarebbe rimasta una bella figura in generale di un cavallo che, quando chiamato, non ha risposto immediatamente alle sollecitazioni del suo jockey. Camelot non ha dato la sua prestazione, ed Encke ha anticipato quel che bastava, forse inconsapevolmente, per vincere. Il fatto che non ci siano stati bilancini lascia presagire che lo stesso O'Brien aveva paura di una corta troppo tirata per un cavallo che non è certamente Nijinsky, ma semplicemente il migliore di una generazione che non ricorderemo ai posteri. Rivedremo Camelot? Forse nell'Arc, forse nelle Champion o forse mai più. In realtà la sensazione, frutto assolutamente di dietrologia applicata, è che tutto non quadrasse si è visto anche in corsa, quando ai 300 quando è chiamato, mette la testa da una parte, come se avvertisse qualcosa, e ritarda l'aggancio con il suo dirimpettaio. Forse Joseph, avvertendo questo particolare, ha risparmiato fin troppo il suo credendo di non avere troppo in mano. Forse forse forse, tutti discorsi post gara ma che in fondo scagionano la monta di Joseph O'Brien, che si sarà sentito certamente crollare il mondo addosso.
Il resto del convegno, in attesa del Curragh e delle National, è stato chiaramente marchiato da Richard Hannon e festival dei favoriti battuti. Nelle Champagne Stakes G2 per puledri Dundonnell (First Defence) ha perso nel testa a testa con Toronado (High Chaparral), i due sono stati anche "Mondoturf rising Star" per chi ci segue. Toronado, molto stimato da Richard Hannon, potrebbe ora correre il Jean Luc Lagardere G1 a Longchamp, oppure il Racing Post Trophy G1 a Doncaster.
Nelle Park Stakes G3 sui 1400 metri Libranno (Librettist) e non Strong Suit (Rahy) ad emergere per l'allenatore inglese, con in sella Kieren Fallon. In lotta, ha battuto Pastoral Player (Pastoral Pursuits). In Irlanda nelle Reinassance Stakes G3 Starspangledbanner (Choisir) per poco non torna alla vittoria, solo secondo battuto da Maarek (Pivotal) di mezza lunghezza.
SEGUIRANNO APPROFONDIMENTI
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