Cominciate ad abituarvi all'idea di chiamarlo Mircò o Demurò! Insomma, dopo l'Arigatò diffuso ad un paese intero come quello di ringraziamento al popolo giapponese, un'altra parola con l'accento sulla "o" nel dizionario ippico italico-francese del nostro jockey. Mirco Demurò ci riprova e rilancia, saltando per la Manica. Infatti, non è ancora finito il 2012 che lo vedrà ancora probabile protagonista in Giappone per l'Arima Kinen del 23 Dicembre, che già si fa il punto della situazione su quello che sarà il suo futuro. Ampio spazio gli è stato dedicato oggi sul Racing Post e sul Trotto & Turf, vale la pena ribadire i concetti principali ed i motivi di interesse sul suo futuro. Di certo c'è che il nostro top jockey, a 34 anni, abbandonerà l'esperienza inglese per sbarcare in Francia, dove inizierà a breve a fare conoscenza con una realtà tutto sommato nuova. Mirco Demuro ha infatti siglato un accordo di collaborazione con il manager Jules Susini (manager di Antoine Hamelin), il quale proprio sul quotidiano inglese (e anche su Jour de Galop) ha dichiarato che Mirco inizierà da Cagnes-sur-Mer in Gennaio per "acclimatarsi" e preparare il 2013 dove lavorerebbe con Jean-Claude Rouget, Fabrice Vermeulen e qualche altro allenatore tedesco. Ma non solo, altri allenatori che darebbero supporto saranno David Smaga e Francis Graffard, con il nostro che sarebbe di base comunque a Chantilly. Dunque la colonia di fantini italiani oltralpe si infoltisce sempre di più, considerato che tornerà anche Umberto Rispoli e da quelle parti è stabile anche Jack Temperini con altri fantini italiani che faranno la spola. Staremo a vedere che cosa accadrà, di certo c'è da cancellare parzialmente o comunque mettere nel bagaglio di esperienza, l'anno 2012 iniziato a Dubai, continuato in Inghilterra con qualche raid in Italia, e condito con la vicenda inglese dove ha comunque ottenuto 20 vittorie in 144 corse per £170,289 in somme vinte ed uno "stake" di +£50.58, che non fa mai male. Mirco non ha capito l'Inghilterra o l'Inghilterra non ha capito Mirco, sta di fatto che il punto più basso toccato dalla sua esperienza è stato l'errore fatto a Wolverhampton quando ha sbagliato giro che gli è costato 12 giorni di appiedamento. La tristezza che viene e non va via, la persecuzione delle giornate prese in Germania per l'areoplanino, e la continua ripartenza perchè nella vita si ricomincia sempre. Sono cose che capitano, ma da catalogare nello scaffale delle cavolate che nella vita si fanno, senza troppo rammaricarsi. Di alto, ben alto, rimane la stagione nipponica con la vittoria nel Tenno Sho, la corsa dell'Imperatore, dove Mirco in sella a Einshin Flash ha regalato al mondo ippico una perla di fine valore. Poi l'inchino, davanti a circa 100,000 spettatori, nei confronti dell'Imperatore Akihito, ed ancora la vittoria ancora in G1 nelle Asahi Hai Futurity Stakes della settimana scorsa. Insomma, Mirco è pronto a ricominciare, di nuovo, e voltando pagina ce n'è un'altra, dei momenti più belli, bianca, immacolata, che ancora deve essere scritta. Good Luck, anzi.. 幸運 per l'Arima, e poi, Bonne Chance Mircò!
Intanto fervono i preparativi per la corsa dell'anno in Giappone: Domenica 23 a Nakayama, c'è Arima Kinen, corsa da € 4 Milioni, su cui si scommettono circa 400 milioni di euro (¥416 Milioni di Yen, ne ha generati ¥37.8 bilioni nel 2011 ed in 16 anni ha generato una cosa come ¥87.5 billion of yen) e nella quale è il pubblico numerosissimo a scegliere 10 dei 16 partenti in corsa. E' l'evento giapponese, come succede nel Grand National in Inghilterra, nel Kentucky Derby in USA, nel Prix de l'Arc de Triomphe in Francia e nella Melbourne Cup in Australia. Per Mirco ci sarà la reunion con Einshin Flash con il quale ha vinto il Tenno Sho. Non ci saranno Orfevre, Gentildonna e Buena Vista, tre avversari tosti, via libera agli altri concorrenti dai seguenti rating: 123 Rulership, 121 Dark Shadow, 121 Eishin Flash, 120 To The Glory, 118 Trailblazer, 117 Beat Black, 114 Sky Dignity, 113 Oken Bruce Lee, 112 Meisho Kampaku, Nakayama Knight e Rose Kingdom, 110 Lelouch, 109 Daiwa Falcon. A giorni entreremo nel dettaglio dei pretendenti.
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