La crisi ippica tiene sempre banco. Siamo, anzi è il caso di dire "ci risiamo", a Gennaio 2013 e non sono ancora state pagate le spettanze riguardanti la seconda parte del 2012, dunque da Luglio molti (tanti) operatori sono praticamente allo stremo delle forze ed indebitati fino al collo. E così alcune associazioni hanno annunciato il fermo delle corse il giorno 1 febbraio 2013 “allo scopo di sensibilizzare autorità e opinione pubblica sul tragico momento attraversato dal comparto ippico”. Da capire quali saranno gli effetti dello stesso stop, visto quello che è successo negli scorsi anni, ma la situazione, vista da dentro, è diventata davvero insostenibile e le conseguenze sono ancora peggiori rispetto agli anni precedenti. C'è di più, molte sigle hanno annunciato nelle scorse ore un'altra manifestazione di massa davanti al Ministero delle Finanze in via XX Settembre per richiedere il pagamento completo delle spettanze 2012 e l’applicazione della riforma delle scommesse con un formale impegno per una pronta riforma del settore. Inoltre vale la pena sottolineare che è stata confermata dalla Questura di Roma l'autorizzazione per il 21 Gennaio per protestare contro AAMS in Piazza Mastai - Trastevere - Roma dalle 11 alle 13, e quindi fugati tutti i dubbi nella giornata di venerdì, nonostante qualche voce destabilizzante dei giorni scorsi. La manifestazione si farà ed inoltre le categorie hanno richiesto un incontro immediato con il ministro del MEF, Dott. Grilli. Inizio 2013, ci risiamo con le proteste e con continui capovolgimenti, promesse mancate, corse senza soldi e situazioni grottesche in capo al settore. Quello che si deve chiedere a gran voce è una profonda ristrutturazione del settore ed una riforma delle scommesse necessaria, vera, autentica e non solo promessa e lasciata a decantare in un cassetto polveroso dopo che in 15 anni sono stati persi 1,7 Milioni di Euro delle scommesse. Già, nel 1998 il movimento nell'anno era di 2,7 Miliardi di Euro, mentre nel 2012 è stato giocato solo 1 Miliardo. Colpa dell'ippica si, e crisi per la mancata capacità di adeguarsi all'allora futuro, e la conseguente l'erosione lenta da parte delle scommesse sportive hanno fatto il resto. Si, ma anche dalla grave mancanza degli uomini che l'hanno governata.
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