Missione compiuta! Da parte di tutti intendiamo. Sia di James Doyle che ha festeggiato la prima vittoria da fantino ufficiale per i colori Juddmonte, sia soprattutto da parte di Kingman (Invincible Spirit) il quale ha vinto le Solario Stakes G3 di Sandown sui 1400 metri, cementando la sua posizione nel betting delle 2000 Ghinee 2014 (a 5/1) grazie ad un convincente successo annunciato dopo un debutto da "wonder rookie" di cui tutti in quella occasione (compresi noi) ne avevamo parlato mettendo una stellina sul suo nome. Kingman è allenato da John Gosden e consanguineo del champion sire Oasis Dream (Green Desert) ed ha sbrigato la pratica in poche folate progredendo dalla coda fin sul traguardo con azione proficua. Forse è stata migliore l'impressione del debutto, è un cavallo ancora molto verde, di mole, ma James Doyle non lo ha praticamente mai richiesto ad uno sforzo notevole ed ha dichiarato che ha le credenziali di "top performer"... da rivedere certamente. Obiettivi? Si è parlato di Dewhurst Stakes G1 o Lagardere G1 a Longchamp, ma molto più probabile l'impegno inglese. Gli highlights delle SOLARIO STAKES QUI.
Già, bella abitudine quella di cercare e scovare i nuovi Frankel, a tal proposito riproponiamo una rticolo interessantissimo a firma di Franco Raimondi pubblicato in esclusiva su Trotto & Turf di giovedì 29 Agosto e che noi, per loro gentile concessione, riproponiamo e nel quale si fa il punto della situazione dei più promettenti e talentuosi puledri visti in Europa questa estate. Buona lettura!
Rising Star, astro nascente, e per farlo capire meglio c’è anche il simbolo della stellina, come sulla Guida Michelin. Due tra le più importanti newsletters quotidiane internazionali, il TDN (Thoroughbred Daily New) e JDG (Jour de Galop) hanno lanciato la moda. Quando un puledro debutta in modo particolarmente impressionante, lasciando intendere il potenziale almeno da vincitore di gruppo, il suo nome viene associato alla stellina. Non tutti i campioni sono stati Rising Star (Toronado, Ruler Of The World, Treve fra i 3 anni, No Nay Never e War Command tra i giovani) ma molti hanno meritato la stellina (Intello, Moonlight Cloud, Dawn Approach e Vorda).
Basta prenderlo come un gioco, più facile quando si ha a che fare quasi quotidianamente con dei pedigree che sfondano i tavoli e con maiden di livello ultracompetitivo. Assegnare la stellina in una delle corse per i 2 anni dell’estate italiane, quelle che si sono disputate con in palio tre cocomeri e un peperone e hanno raccolto raramente più di quattro partenti, è tutta un’altra storia.
Beati loro e beati anche noi, quando riusciamo a vedere delle belle corse e dei puledri che fanno sognare. Da fine luglio abbiamo raccolto una cesta di buone impressioni e nelle prossime settimane scopriremo se le Rising Star saranno stelle autentiche o solo apparizioni estive, roba da notte di San Lorenzo.
RISING STAR numero 1: Sabato nelle Solario (Gr3) a Sandown sapremo se quel Kingman che il 29 giugno aveva debuttato a Newmarket vincendo di 6 lunghezze è davvero la copia conforme di Frankel o è stata una visione. I bookmaker, che di solito non prendono lucciole per lanterne, l’hanno già messo in cima al betting per le 2000 Ghinee a 6 contro uno. La forma della corsa dominata da Kingman ha trovato conferme: la runner up Adhwaa - che riceveva cinque libbre - ha vinto la sua maiden al giro successivo ed è poi finita quarta (abbastanza lontana) di otto in gruppo 3, mentre Sea The Skies è diventato uno dei due vincitori di Sea The Stars. Kingman, da Invincible Spirit, è figlio della vincitrice classica Zenda (sorellastra di Oasis Dream) che era partita con il piede sbagliato nella carriera in razza. I primi quattro figli non hanno vinto, la quinta (Panzanella) ha centrato la sua corsa ma non era solida visto che il successo è arrivato alla seconda uscita, nell’ottobre dei 3 anni, undici mesi dopo il debutto. A ridare fiducia è arrivato il sesto prodotto, Remote (da Dansili), che ha centrato le Tercentenary Stakes (Gr3) a Royal Ascot e ha potenziale e freschezza per salire ancora. Non andiamo troppo lontano con le analisi dei pedigree, meglio aspettare le Solario in cui Kingman dovrà affrontare un paio di buoni Godolphin da scegliere tra Emirates Flyer, Music Theory e Silver Bullet e due Hannon come Washaar e Piping Star, un altro che almeno una mezza stellina se la meritava per la vittoria al debutto. CONTINUA A LEGGERE CLICCANDO QUI SOTTO SE VUOI CONOSCERE GLI ALTRI RISING STAR 2013
RISING STAR numero 2: Dermot Weld - solo un gruppo 3 per lui quest’anno – ha aspettato la serale di Ferragosto a Leopardstown per presentarci un siluro. Si chiama FREE EAGLE, è allevato e porta i colori del Moyglare Stud che per Polished Gem (una Danehill) non ha scelto – pur avendone i mezzi – un “banale” Galileo ma High Chaparral. Vero che la fattrice non aveva ancora una cavalla di prima come Sapphire a consigliare stalloni costosi, ma non sempre chi più spende più ottiene. Questo Free Eagle, in una maiden sui 1600 metri, ha avuto un percorso eccellente ma quando ha cambiato marcia ha fatto volare via come stracci Orchestra (Galileo di Padre Aidan, a segno subito dopo) e lo stimato Wexford Town (Teofilo) di Jim Bolger. Oltre cinque lunghezze il distacco e Free Eagle è diventato il favorito del Derby 2014 a 8 contro uno. Weld potrebbe presentarlo solo un’altra volta quest’anno, o sabato 7 in un Gruppo 3 a Leopardstown o più tardi nelle Beresford.
RISING STAR numero 3: Non sembra un cavallo da Derby ma per le Ghinee potrebbe andare benissimo GREAT WHITE EAGLE. Non è grigio come qualcuno potrebbe pensare, lo allena Aidan O’Brien e al debutto, il 5 agosto sui 1200 metri di Naas, si è appuntato la sua bella stellina. A Ballydoyle si era pensato addirittura di provare il Morny, poi l’acquisto di No Nay Never ha suggerito la strada della prudenza. L’Aquilotto dovrebbe correre sabato al Curragh le Round Tower Stakes, gruppo 3 sui 1200 metri. Il gruppo Coolmore l’ha comprato al Breeze Up delle Craven per 760.000 ghinee (era costato 120.000 dollari yearling alle September). Un acquisto abbastanza inusuale. Aidan O’Brien gli ha dato un break immediato e l’ha ripreso. E’ un puledro pieno di velocità, un bell’Elusive Quality con poco blacktype nelle prime due generazioni (per lo standard Coolmore, intendiamoci).
RISING STAR numero 4: Per Elusive Quality c’è anche una femmina, la più interessante vincitrice delle famose maiden di Deauville. Porta i colori dei Wertheimer e si chiama ROYALMANIA e la scorsa settimana ha disperso (8 lunghezze) le avversarie sui 1500 metri. Ha corso aggressiva e dai 400 ai 200 finali ha piantato un parziale sotto l’11. Vi basta? La madre Safari Queen ha vinto in gruppo 1 in Argentina come la nonna e la bisnonna. E’ sembrata una puledra da Boussac ma Freddy Head potrebbe anche seguire un programma più semplice, con un’altra uscita in gruppo 3 rinviando tutto a 3 anni.
RISING STAR numero 5: E da Godolphin? Le due sezioni sono a 39 vittorie con i puledri, IHTIMAL (Shamardal) ha già assicurato una pattern (le Sweet Solera), ma quella che ci ha preso l’occhio è un’altra femmina, dello squadrone Appleby. SOUND REFLECTION ha debuttato il 3 agosto a Newmarket in una maiden sui 1400 metri e quando Mickael Barzalona le ha fatto capire che era ora di andare si è staccata di tre lunghezze e mezza. Stile importante, d’accordo, ma non sufficiente a garantirle la stella. E la forma di quella maiden (disputata a ritmo lento) non ha lavorato bene: dalla seconda alla settima hanno tutte ricorso e nessuna ha vinto. Sound Reflection è figlia di Street Cry e Echoes In Eternity, una Spinning World che vinse le Sun Chariot (allora gruppo 2) sui 1600 ai 3 anni e nella stagione successiva le Park Hill, il cosiddetto St. Leger delle femmine.. Echoes in Eternity ha dato il discreto Whispering Gallery (Daylami), vincitore di Gr3 sui 3200 in Dubai e promettente siepista agli ordini di John Ferguson (si, proprio lui, l’uomo mercato di Godolphin che si diletta ad allenare saltatori),
RISING STAR numero 6: Torniamo in Francia per due segnalazioni. La prima tocca a DARAYBI, ancora Street Cry dell’Aga Khan. Alain de Royer Dupre per non rischiare di trovare un siluro a Deauville l’ha fatto debuttare a Chantilly prima della transumanza e la risposta è stata eccellente. Daraybi si è isolato in 400 metri e il suo quarto di miglio conclusive è stato più veloce di quello registrato dalle 3 anni in listed. E’ figlio di Daryaba che vinse Diane e Vermeille e fratellastro di Daryakana, a segno nell’Hong Kong Vase. Ha troppa velocità per essere da 2400, è rimasto nel Francois Boutin fino all’ultimo e Alain de Royer Duper l’ha iscritto alle Dewhurst.
RISING STAR numero 7: Il maschio più interessante uscito da Deauville è DECATHLETE, un Medaglia d’Oro di Andre Fabre che aveva sorvolato il Prix de Tancarville sui 1300 metri. All’istante ci ha ricordato Zafonic e avevamo addirittura pensato di vederlo nel Morny, con il colpo della supplementazione. Il vecchio Dedè non si è lasciato tentare e andrà per salute schierandolo domenica 8 settembre nel Prix La Rochette, il logico trial per il Lagardere. Ha il profilo del miler (la madre Rahiyah, da Rahy si è piazzata nella Poule e a 2 anni nelle Rockfel di Finsceal Beo).
Senta maaaa, si è visto un Frankel? La sua maiden, quest’anno si è corsa il 16 agosto, l’ha vinta PINZOLO, un Monsun della linea di Puce, allevato da Sara e Luca Cumani e acquistato per 400.000 ghinee da Godolphin. E’ un bel prospetto ma i Frankel, stella o non stella, non nascono tutti gli anni.
Franco Raimondi
Franco Raimondi
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