Il turf australiano ha annunciato la creazione di una sorta di "giornata" dei campioni sul finale di stagione prossimo, nell'Aprile del 2014 del loro emisfero. Si tratta di una campionato che prevede 8 corse di G1 con in palio complessivamente AUS$18 milioni (£10.5 milioni circa). In realtà sarà una giornata divisa in due chiamata "The Championships", avrà luogo a Sidney al Royal Randwick e dovrebbe prendere il via sabato 12 Aprile per poi proseguire nel sabato 19 Aprile, ad un paio di settimane dalla Dubai World Cup G1 di Meydan del 29 Marzo. La corsa più importante del meeting saranno le Queen Elizabeth Stakes G1 sui 2000 metri da A$4 Milioni (£2.3 milioni). Gli organizzatori stanno approcciando le autorità inglesi per avere un cavallo della Regina presente. La proposta prevede anche il Doncaster Mile G1 da AUS$3m e le TJ Stakes G1, vinte due volte da Black Caviar, con un montepremi di AUS$2.5m. Sarà l'evento di spicco nell'emisfero sud e l'idea è studiata per accogliere corridori da tutto il mondo. Non è facile, ma il mondo si muove e tal proposito, considerando la crisi delle corse italiane in fatto di pubblico e di considerazione della questione stranieri assenti dalle nostre corse (per colpe ministeriali, soprattutto), riproponiamo una idea già esposta in precedenza: Che ne pensate di una eventuale creazione di un Champions Day all'italiana, uno in primavera ed uno in autunno, diviso tra San Siro e Capannelle? Una giornata, nella quale si gioca tutto in termini di pubblico (quello tecnico viene comunque, quello non tecnico non viene per 3 volte in un mese all'ippodromo). Andrebbe studiata bene e certo, clima e concomitanze calcistiche permettendo, pensate che, per esempio, una giornata alle Capannelle il 27 Ottobre con corse che coprano tutti i segmenti possibili come Lydia Tesio G1 (femmine), Premio Roma GBI G1, Premio Ribot G2 (per i miler), Premio Aloisi G3 (per i velocisti), Premio Guido Berardelli G3 (per i puledri) con una dotazione complessiva in giornata da 1 milione di Euro, attirerebbe pubblico e presenze straniere? Stessa cosa sarebbe per San Siro, magari con la giornata delle Oaks, Milano, Primi Passi, Vittadini tutte insieme sul finire della primavera? E' chiaramente una provocazione, bisognerebbe limare tutte le esigenze, ricollocare molte corse e andrebbe analizzata la questione del Derby, Di Capua, Jockey Club, Repubblica etc che sarebbero fuori da questo campionato, e dunque per essere sempre "in Europa" tecnicamente e a livello di calendario andrebbe studiata una soluzione fatta per bene.. ma una idea del genere secondo voi è una strada percorribile? Avrebbe un valore diverso la competitività attraverso il confronto fondamentale ed essenziale nella nostra epoca? Attendiamo commenti!
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