La storia, per un naso. Ancora. Un anno dopo, Gentildonna (Deep Impact) ha replicato nella vittoria della Japan Cup G1 (VIDEO QUI) vincendo anche l'edizione del 2013 ancora una volta per un muso di margine. Se l'anno scorso l'agnello sacrificale è stato il campione Orfevre (Stay Gold), quest'anno l'oscar della sfiga è capitato a Denim And Ruby (Deep Impact), altra femmina ma di tre anni che un paio di settimane fa è finita quinta nelle Queen Elizabeth II di Kyoto. Gentildonna invece, 4 anni, è diventata la prima cavalla in 33 anni a vincere due volte la Japan Cup e dunque il suo nome, qualora ce ne fosse ancora bisogno, è scolpito nella storia di questa corsa e non solo, visto che Gentildonna è pur sempre una vincitrice di Triple Tiara. Per il trainer Sei Ishizaka è l'11 affermazione in G1, mentre per Ryan Moore è il terzo G1 in Giappone da quando vinse la Queen Elizabeth II Commemorative Cup in sella a Snow Fairy. La delusione si chiama Gold Ship (Stay Gold) mai in corsa e finito nelle retrovie, come Eishin Flash (King's Best) con Mirco Demuro in sella che forse ha trovato troppo lunghi i 2400 metri. Degli europei quinto è finito Dunaden (Nicobar), 13° Simenon (Marju) e 17°, ultimo, Joshua Tree (Montjeu). Il risultato completo cliccando su questo LINK.
Mirco Demuro si è consolato con una vittoriella risolta in lotta furibonda in una maiden in sella a Shelby (Sakura Bakushin O) per Kazuhide Sasada ed i colori di Tokiji Sugioka, cha ha fatto lievitare il conto per farlo arrivare a quota 7.
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