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I nostri partner: New Racing Factory e i Demuro's, è sempre primavera.

Le fortune di un fantino, nella maggior parte dei casi, dipendono esclusivamente da quanto professionalità, abbinata al talento e all’uso della testa, impiega nel suo lavoro. Dietro alle fortune di un fantino, però, c’è quasi sempre un entità che regge le fila, le tende o le accorcia a seconda delle opportunità e che gestisce le sorti dello stesso, anche a livello umano, di concerto con l’assistito, ottimizzando le strategie da adottare e impiegandone di nuove, per raggiungere un obiettivo messo a fuoco a mente fredda. È la figura del manager, l’altra metà della mela se vogliamo, o il cervello pensante di un gruppo forte e dominante. Gianluca Di Castelnuovo, Deus ex Machina della New Racing Factory (www.newracingfactory.com ), è quel signore, nel senso autentico della parola, che risponde ad ogni richiesta di impegno dei Demuro’s, il quale ha vissuto nel 2011 una stagione sopra le righe gestendo le sorti dei fratelli che hanno centrato tutti gli obiettivi prefissati nell’annata…Missione compiuta, o quasi: «Esatto, quasi. Diciamo che mi sento in debito con la famiglia Demuro, e penso che la missione del 2011 sia stata completata all’80%, e io sono molto severo con me stesso. Manca quel 20% che brucia un pochino, e che nella fattispecie si riferisce alla mancata vittoria di Cristian in una prova di Gruppo in Italia, cosa che gli avevo promesso ma che non siamo riusciti a fare per poco, ma che lui è riuscito ad ottenere in Oriente, e la mancata vittoria di Mirco nel Lydia Tesio in sella a Beatrice Aurore, beffata sul palo da quella Quiza Quiza Quiza, di cui avevamo la monta prenotata da mesi. Una beffa, di cui mi sono sentito responsabile in solido, tanto che al termine della corsa ho rassegnato le dimissioni allo stesso Mirco, che le ha rifiutate». 
Si ma poi, c’è il restante 80% che è la parte corposa della missione: «Si, anche quello è vero. All’inizio dell’anno mi è stato chiesto di far vincere la classifica fantini a Cristian, obiettivo pianificato a tavolino stagione per stagione, step by step, e ci siamo riusciti perfettamente, come volevamo: Arrivare a +30 a fine agosto sul secondo per prevenire un calo fisico poi realmente avvenuto tra settembre ed ottobre, e tirare la volata nella parte finale al massimo della forma ritrovata, riuscita. E poi la conferma dello stesso Mirco ai vertici in Italia, con il numero di vittorie tali da aver ottenuto nuovamente la licenza per correre in Giappone. Aggiungo che il desiderio di ampliare il panorama delle collaborazioni con scuderie estere è ben riuscito (varie monte reperite in Gran Premi al netto delle prime monte con contratti regolarmente onorati), ed in pratica è mancata solo la ciliegina sulla torta, della vittoria in Pattern. Ma siamo soddisfatti, e di questo sono particolarmente grato naturalmente a tutti coloro che sono stati gli artefici maggiori, tutti gli allenatori che hanno presentato al meglio i loro cavalli e le scuderie più importanti in Italia che si sono mostrate interessate. Ma non solo, desidero ringraziare in particolare l’altro braccio armato della nostra gestione: Pamela Demuro, la quale si è dimostrata una efficace manager con la quale ho lavorato fianco a fianco con il massimo profitto ed unità di intenti, con la totale condivisione di ogni scelta. Con lei mai un litigio, si è messa sempre in discussione ed ha profuso tantissima serietà nel lavoro. Ricordo di come, un paio di giorni dopo aver partorito il suo secondogenito, si sia messa subito in moto a reperire partenti, e questo è un aspetto fondamentale del nostro modo di fare: il lavoro costante. E poi, desidero ringraziare anche tutte quelle persone che in un modo e in un altro hanno agevolato lo stesso Cristian e Mirco nei trasporti, in particolare l’appassionato Umberto Nizzola, che si è reso sempre molto disponibile a fare avanti ed indietro, per la pura passione di questo sport. Insomma, noi abbiamo cercato di fare il massimo senza essere mai superficiali, e quando si lavora seriamente, i risultati arrivano». 
La crisi in italia, o in generale questo 2012, sono lo spartiacque per il futuro dei fratelli vincenti: «Mirco sta proseguendo fruttuosamente la sua stagione esotica, al contrario di quanto pensino i suoi detrattori, ed intanto il contratto con Ernst Oertel è sempre in piedi e non è una cosa da chiunque montare per il Sultano bin Khalifa bin Zayed Al Nahy, il che potrebbe portare qualcosa in futuro, e non nascondiamo di voler pesantemente essere protagonisti del Carnival. Non è facile, perché le scuderie importanti stanno uscendo fuori ora ed hanno già i loro fantini, ma ogni volta facciamo un passetto avanti e dunque basta attendere. Ma la scelta di rimanere è felicissima, Mirco è contento dell’esperienza e qualcosa di nuovo uscirà di certo. Tra l’altro, venerdì ad Jebel Ali Mirco monterà per Mick de Kock e Bin Khalifa Al Maktoum, speriamo possa essere un buon viatico, oltre alle canoniche monte a Meydan dove le chance non sono mai elevatissime, ma i piazzamenti sono maturati lo stesso. E nella notte della DWC ha già il biglietto prenotato per due corse di contorno, una di queste in G1 per arabi, ma cercheremo di trovare qualche altro ingaggio pesante.. staremo a vedere. Poi Mirco ad Aprile lo passerà interamente in Giappone, e successivamente tornerà in Italia, a meno di altre soluzioni che ci sono state proposte, e che stiamo vagliando, sempre per l’estero: le porte sono aperte. Capitolo Cristian: che dire, i risultati parlano chiaro, è una macchina per come macina nel suo lavoro. Tornerà a Marzo in Italia pronto ad onorare il contratto con La Nuova Sbarra fino alla fine del 2012 come prima monta, mentre stiamo valutando offerte, che tra l’altro ci sono arrivate, per quanto riguarda la seconda monta. L’obiettivo è quello di conquistare più prove di livello possibile, speriamo di riuscirci»

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